Tra tradizione e fede il Venerdì Santo a Scanno è caratterizzato da due antichi riti processionali molto suggestivi e toccanti. “La processione degli Incappucciati”,organizzata dalla Confraternita della Madonna delle Grazie, come da tradizione si snoda alle ore 9.00 circa lungo le strade del borgo antico per la visita ai sepolcri.
I confratelli, con il volto coperto dal cappuccio bianco e gli occhi che guardano la strada attraverso i due minuscoli fori, a passi lenti ed a coppia, incedono per le strade di pietra tra antichi palazzi e case colorate dal tempo. L’antico cerimoniale che testimonia il lutto per la morte di Cristo è reso ancora più struggente da canti molto tristi come “Il cristiano a pié della Croce” che tende ad avvicinarsi alla melodia devozionale tipica della nostra regione. Non è certo agevole ricercare le origini di questa tradizione che si può far risalire alla metà dell’800 quando il cappellano Don Paolo Parente istituì la cerimonia religiosa in quanto il Venerdì Santo è tradizionalmente giorno di penitenza obbligatoria per tutta la Chiesa e giorno di celebrazione della passione del Signore.
La giornata ha il suo culmine al calar della sera, quando alle ore 21,00 la Processione, più intima e mistica, del “Cristo Morto” percorre le vie interne accompagnata dalle struggenti note di un prezioso Miserere, canto che fa da sfondo a numerose celebrazioni del periodo pre-pasquale in quasi tutte le località dell’Abruzzo.
fonte: www.eventisagre.it