Il parco nazionale d’Abruzzo, luogo di meraviglie, è dominato dalle foreste di Faggio e questo è il Faggio più famoso del parco. Bellissimo come riescono ad essere alcuni anziani esemplari della sua specie, per le straordinarie dimensioni e il suo portamento maestoso questo patriarca è il simbolo del mondo vegetale del Parco. L’enorme tronco è probabilmente originato da più fusti cresciuti da una vecchia ceppaia e poi intimamente saldati e fusi tra di loro nel corso dei secoli. 21 metri di altezza, una circonferenza di più di 8 metri ed un’età approssimativa di 750 anni, questo “Grande Albero” si trova nei pressi di Passo Godi a circa un centinaio di metri dalla strada che porta a Villetta Barrea. Il Faggio plurisecolare del Pontone è inserito nell’elenco dei monumenti vegetali italiani.
Le faggete secolari rappresentano un patrimonio naturalistico di importanza enorme per il Parco. Sono un habitat eccezionale per molte specie rare della nostra area protetta come, ad esempio la Rosalia alpina,il picchio dorso bianco, il barbastello, un piccolo pipistrello fitofilo estremamente raro. Nel Parco sono diverse le faggete vetuste, decine di ettari di superficie con alberi di oltre 500 anni di età che vegetano al limite altitudinale superiore del faggio su suoli poco fertili, tanto che da parte dell’UNESCO è stato assegnato il riconoscimento patrimonio mondiale dell’Umanità “Beech Forest – Joint Heritageof Europe”.