La Basilica dei Cappuccini fu eretta per volere di Padre Giacinto Osso da Belmonte Calabro. All’invito per innalzare un “monumento” dedicato al Beato Angelo di Acri concorsero tutti gli acritani compresi gli emigrati nelle Americhe.
La prima pietra fu posata l’11 maggio 1893 su progetto dell’architetto Guido Quercioli da Roma, e furono chiamati rinomati artisti del tempo per abbellirla.
Fu inaugurata il 17 luglio 1898.
Gli affreschi (con scene che raffigurano i miracoli di Sant’Angelo d’Acri) sono del napoletano Vincenzo Montefusco e del pittore calabrese di arte sacra Emilio Juso che fu l’ultimo artista ad abbellire il più grandioso tempio che l’ordine francescano possiede in Calabria.
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Si contano dodici cappelle gentilizie, disposte su due file, in quella centrale è disposta l’urna interamente di bronzo e vetro a tenuta stagna, dove è riposto il corpo ricomposto del Santo. Da evidenziare il meraviglioso mosaico, composto dal cappuccino Padre Ugolino da Belluno.
Il maestoso organo è composto da tremila canne e due tastiere.
Si può ammirare il portone interamente realizzato in bronzo, del peso di 54 quintali, dove sono raffigurate, le sette virtù teologali, Gesù con i suoi Discepoli e lo stemma pontificio con l’elevazione a basilica da parte di papa Giovanni Paolo II.
Piazza Beato Angelo d’Acri
Il Museo del Sant’ Angelo d’Acri è allestito nei locali dell’ex chiesa del Beato Angelo (annessa alla Basilica)
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